“Pranayama e Asana: il dialogo tra respiro e corpo” è la nuova proposta YOGA di Respirando.
Un seminario-workshop esperienziale dedicato a chi vuole praticare e approfondire le tecniche dello Yoga classico, ascoltare appieno il proprio corpo attraverso il contatto diretto con il respiro e calarsi nell’interiorità. Il seminario alternerà l’esecuzione di Asana (posture) di Hatha Yoga, tecniche di Pranayama (respiro) e momenti di dialogo e condivisione (Sangha).
QUANDO
Domenica 3 febbraio 2019 ore 9.30 – 12.30
DOVE
Presso Respirando – uno spazio per te, Viale Venezia 146 – Codroipo (UD)
ISACCO OCCHIALI
Il Seminario è condotto da Isacco Occhiali.
Diplomato dopo un percorso quadriennale di studi presso I.S.Y.C.O. (Istituto per lo Studio dello Yoga e della Cultura Orientale), Isacco è Insegnante di Hatha Yoga dal 2011.
Praticante di Yoga dal 2002, è stato discepolo di numerosi Maestri: Antonio Nuzzo (allievo diretto di André e Denise Van Lysebeth), Jamuna Prasad Mishra, Giulio Di Furia (allievo diretto di Gerard Blitz) e Franco Bertossa (associazione Asia di Bologna).
Clicca qui per visitare il sito web di Isacco
PROGRAMMA
Nel corso del seminario si entrerà in contatto con la dimensione del respiro per accedere naturalmente in quella degli Asana (posture del corpo): in questo modo si costruiranno le basi per un dialogo con la dimensione interiore quale centro portante del proprio sé.
La presa di coscienza del respiro sarà oggetto della prima parte della pratica, mentre successivamente verranno applicate alcune tecniche di respirazione (Pranayama) durante l’esecuzione di Asana di crescente difficoltà. Il processo respiratorio evolverà quindi in una sequenza di posizioni che verranno prese e lasciate nella progressività naturale di inspiro ed espiro. Le tecniche di Asana e Pranayama faranno riferimento allo Hatha Yoga.
Verranno riservati anche alcuni momenti (sangha) in cui dar spazio al dialogo e alla condivisione.
- 09:30 – 09:45: sangha introduttivo
- 09:45 – 10:45: presa di coscienza del respiro ed espansione della capacità respiratoria – pratica di Asana semplici
- 10:45 – 11:00: sangha intermedio di analisi e dialogo
- 11:00 – 12:15: Pranayama e Asana – sequenza di Asana di crescente difficoltà supportata dal respiro e guidata dai principi di progressività e ascolto
- 12:15 – 12:30: sangha conclusivo
COSTI E MODALITA’ DI ISCRIZIONE
Il Seminario si terrà al raggiungimento di una quota minima di 6 iscritti.
Il costo è di 25,00 euro a partecipante.
Le iscrizioni termineranno giovedì 31 gennaio, data in cui verrà confermata l’attivazione del workshop.
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA al 3388615939 e su info@respirando.info
Clicca l’immagine qui sotto per scaricare il volantino:
QUALCHE ALTRA INFO…
Come posso entrare in contatto con me stesso?
La dimensione del respiro è una guida che può condurre naturalmente le nostre azioni. La relazione tra corpo e respiro si fonda sul contatto diretto, in cui la mente può inserirsi, lasciarsi accompagnare e procedere ad un ritmo capace di ridurre il subbuglio interiore.
L’abbandono al dialogo spontaneo tra respiro e corpo rivela il modo innato di essere. Accompagnare volontariamente l’inspiro e l’espiro significa entrare in un ambito in cui la comunicazione interna non è fatta di parole o pensieri ma di esperienza diretta: si entra in un luogo in cui la mente impara dal corpo e dal respiro, imparando a toccare l’interiorità.
Si prende così confidenza con le basi interiori da cui possono nascere forza, stabilità, chiarezza.
Conducendo la mente a frequentare i ritmi spontanei del respiro e le sensibilità del corpo, si entra in una dimensione meditativa, favorevole alla consapevolezza di sé: interazione, ritmo, presenza ne saranno gli strumenti.
Il respiro, in particolare, ha in sé gli elementi fondamentali su cui basare la propria pratica: il contatto tra corpo, respiro e mente libera la forza interiore. L’ascolto diventa lo strumento portante della stabilità e la frequentazione del contatto rende più chiaro il luogo in cui ritornare per incontrare se stessi.
DICE ISACCO DI SE’…
Dopo più di 16 anni di pratica, se qualcuno mi chiede se sono riuscito a toccarmi i piedi rispondo di sì, ma posso aggiungere che da quei piedi… sono poi giunto a volermi toccare dentro.